Chi ha paura di viaggiare da solo?

Srimongolo, Bangladesh

 

Non mi capita spesso di parlare dei miei viaggi con amici e parenti, non sono il tipo che richiama l’attenzione della folla per raccontare la sua ultima incredibile avventura dall’altro capo del mondo. Ma ogni tanto succede che amici o conoscenti mi facciano domande, mi sollecitino qualche aneddoto o mi richiedano consigli.

Spesso arriva la domanda: “Ma con chi sei andato?” alla quale segue sempre e puntualmente una faccia sgomenta e uno sconcertato “Da soloooo?” dopo aver sentito la mia risposta.

Ebbene sì, oggi ho famiglia, qualche acciacco in più e uno spirito ancora avventuriero, ma fino ad un paio d’anni fa io ho fatto viaggi in solitaria. Io, il mio zainone, il mio zainetto e poco altro.

Siccome in tanti me l’hanno chiesto e continuano a chiedermelo, vorrei provare a scrivere un articolo che risponda alla madre di tutte le loro domande – PERCHE’? – e dia anche dei consigli semplici e pratici per coloro che ci hanno pensato tante volte, ma non hanno mai avuto il coraggio, l’opportunità o la voglia di farlo.

Partiamo dal perché.

Perché SI

Perché ognuno può avere un valido motivo per partire da solo. Io l’ho fatto perché ero stufo di scendere a compromessi con altre persone. Per me i viaggi sono sacri, sono il tempo più prezioso che ho e non voglio sprecarlo. Oltre al fatto che dove volevo andare io… non voleva andare nessuno. ;-D

Per me si è sempre trattato anche di superare i miei limiti, essere libero, poter contare solo su me stesso e poter colorare su un foglio bianco senza sapere cosa sarebbe venuto fuori, ma con la consapevolezza che sarebbe stato – almeno per me – un piccolo capolavoro.

Srimongolo, Bangladesh

 

Perché non farlo

L’unico motivo per cui vi sconsiglio di partire da soli è se lo fate in seguito ad un periodo negativo pensando: “Così mi chiarisco le idee.” Un viaggio può servire a ritrovarsi se la vostra mente e il vostro cuore sono liberi e pronti per farlo, altrimenti sarete semplicemente soli e presi malissimo dall’altra parte del globo. E non è figo.

Visto che non voglio fare troppo il filosofico passiamo alle cose pratiche o meglio all’esorcismo delle tipiche paure che sono il freno di molti aspiranti solo traveller.

Come mi organizzo prima di partire?

Non l’ho ancora specificato, ma se mi conoscete un minimo avrete capito che sto parlando di viaggi in solitaria, assolutamente fai da te, con praticamente nulla di organizzato. Certo potete anche partire da soli per un All inclusive o una crociera, ma in quel caso questo articolo non fa al caso vostro.

Quindi, come si intuisce non c’è poi molto da fare. Prenotate il volo, un’assicurazione medica che nella vita non si sa mai, controllate che il passaporto sia valido e fatevi un’idea dell’itinerario. Se arrivate di notte o non volete stressarvi all’arrivo, prenotate anche la prima notte in ostello o guesthouse. Mi raccomando portatevi dei libri perché, almeno all’inizio, siete da soli e perché così non vi alienate troppo con Internet.

Sono arrivato, ora che faccio?

Intanto vi rilassate, rallegratevi del fatto che non farete mai fatica a trovare posto su un treno o un autobus e ci sarà sempre una camera libera o un posto in camerata per una sola persona. Si certo, magari una singola costerà un po’ di più, ma a breve troverete compagni di viaggio con cui condividere la spesa se è questo che vi spaventa (poi vi dico come!)

Metabolizzato questo concetto, cominciate il vostro viaggio. Iniziate ad esplorare la vostra prima meta con il dolce sapore della libertà. Dove andare, quanto stare, cosa mangiare e tutto il resto lo decidete voi e voi soltanto!

Tutto bello, ma mi sento un po’ solo

Viaggiare da soli non significa per forza rimanere da soli. La scelta è vostra e nulla vi impedisce di fare amicizia, anzi la vostra solitudine è l’arma migliore per conoscere nuove persone. Mi spiego.

Kerala, India

 

Innanzitutto ci sono un sacco di ragazzi e ragazze che viaggiano da soli e cercano compagni di cena, escursione, camera, viaggio, soprattutto se viaggiate in Asia. Inoltre, timidezza, impaccio e introversione vanno messi per forza da parte perché buttarsi e vincere le proprie insicurezze è l’unica cosa che potete fare se volete uscire dalla vostra camera e farvi nuovi amici.

La prima volta che sono partito, dopo poche ore mi è subito salita l’ansia e ho pensato di aver sbagliato tutto. Non volevo stare solo. Il giorno dopo mi sono fatto forza, ho mandato a fanculo la mia timidezza e ho cominciato a parlare con il primo tizio di fianco a me e da lì abbiamo fatto 3 giorni di viaggio insieme. Rotto il ghiaccio la prima volta, poi è stato tutto facile.

Altre volte invece volevo stare da solo e ho evitato inviti e schivato persone, insomma dipende da voi.

Ma come la mettiamo con la sicurezza?

Non so dove abitate, ma vi assicuro che certe zone di Milano di sera sono sicuramente più pericolose di tanti posti che ho visitato in solitaria. L’unica volta che mi hanno aggredito e picchiato eravamo in due e non è servito granchè! Usate il buon senso, non ubriacatevi da soli alle 4 del mattino e se siete un po’ timorosi rileggete il paragrafo precedente e fatevi degli amici. Per facilità, vi consiglio di nuovo di cominciare dal Sud Est Asiatico, oasi di bellezza e tranquillità.

Mandala, Bangladesh

 

Come faccio con i miei followers?

Ai miei tempi per farmi delle foto dovevo ricorrere al caro vecchio autoscatto o ad un insofferente passante. Oggi non avete nemmeno più questa scusa, tanto sicuramente avrete il selfie stick e il vostro bel faccione potrà troneggiare tra le bacheche dei vostri amici social! ;-D

Non vedo altri motivi che vi impediscano di provare questa nuova avventura!

Bangladesh

 

Chiudo con un pensiero serio. La cosa più bella del viaggiare da soli è la libertà di farsi sorprendere, di poter cambiare idea mille volte e di farsi coinvolgere da imprevisti e cambi di programma. Un incontro, una dritta, una suggestione e tutto si trasforma. In un momento e in ogni momento, il vostro viaggio può prendere una strada diversa, una strada che fino a qualche attimo prima non potevate neanche immaginare.

 



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