Riflessioni di viaggio 2017 – Il primo anno in quattro

Alto Adige

 

Tre anni fa, dopo 12 mesi intensi e pieni di viaggi, scrivevo il mio primo post di fine anno. Pensavo sarebbe stata un’eccezione e invece, anno dopo anno, sono successe così tante cose che richiedevano sempre un articolo conclusivo. L’eccezione è diventata tradizione.

Anche il 2017 ha portato grosse novità, nello specifico il piccolo Andrea, simpatico e tenerissimo secondo genito di casa Minghini-Miceli. E con lui sono arrivati altri cambiamenti, altre priorità e altri imprevisti.

Come da copione, provo a ripercorrere questo lungo e velocissimo anno attraverso i nostri viaggi e attraverso tutto quello che ho imparato da queste esperienze.

Israele

Con un bel pancione e una piccola meraviglia di 15 mesi abbiamo ingerito un pizzico di follia e siamo stati una settimana in Terra Santa tra la salsedine di Tel Aviv e i contrasti di Gerusalemme, passando per la Galilea e uno scorcio di Palestina. E’ stata la nostra ultima vacanza in tre: bellissima, romantica, memorabile. Come il sorriso della Sofia davanti ai rabbini che corrono verso il Muro del Pianto il venerdì pomeriggio.

Ho imparato che se le cose si fanno con tranquillità, (quasi) niente è impossibile e le difficoltà, le sbatte e le fatiche si affrontano con uno spirito positivo.

Gerusalemme, Israele

 

Val di Mello

Paradiso montano a lungo agognato, lo Yosemite italiano ci ha visti protagonisti della nostra prima mini vacanza in quattro, con il minuscolo Andrea che aveva appena compiuto un mese.

Piccoli trekking, rifugio, polenta e panorami rilassanti sono stati un toccasana per i nostri corpi stanchi, ma questo ponte di Aprile ci ha lanciato segnali e messaggi rivelatori per il futuro. Infatti, qui abbiamo capito la immane differenza che c’è tra muoversi, prepararsi e fare qualsiasi cosa con uno o due pargoli al seguito.

 

Stoccolma

Mossi da una voglia matta di fare un viaggetto, di prendere un aereo e andare, anche in questo caso abbiamo lanciato il cuore oltre i vari ostacoli e abbiamo portato la Sofi e Andre nella capitale svedese, altra meta a lungo desiderata.

La città si è rivelata a noi in tutto il suo splendore, una delle più belle capitali europee secondo me. Però, qui abbiamo pagato a caro prezzo la nostra indole viaggiatrice. Abbiamo infatti imparato che i bimbi cambiano parecchio nel giro di poco tempo. La Sofia, prossima ai 2 anni, non era più gestibile come in passato. Era cresciuta e reclamava indipendenza.

Gamla Stan, Stoccolma

 

Capirete che con un neonato e una piccola scatenata, un clima ballerino e una città che chiedeva solo di essere esplorata… siamo praticamente morti. Non mi sono mai stancato tanto come in quei cinque giorni.

Alla fine di questa esperienza abbiamo detto: “Per un po’ niente città, troppo complicate.”

Istria

Alla luce di quanto sopra abbiamo rivisto i piani estivi, scartato il già pianificato on the road nei Balcani e puntato dritto verso l’entroterra istriano. Una settimana tra mare, borghi e ulivi che, onestamente, non è stata per niente male.

Abbiamo imparato che a volte è necessario rallentare, capire le proprie esigenze e mettere da parte i sogni di gloria.

Pola, Istria

 

Alto Adige

Direttamente dalla Croazia siamo arrivati tra i panorami mozzafiato delle Dolomiti dove abbiamo riposato lo spirito e gli occhi, ma non il corpo. Ogni giorno un trekking diverso, ogni giorno sempre più in alto e più in salita. I nostri pupi negli zaini e noi nel silenzio del verde, liberi di ascoltare i nostri pensieri o di raccontarceli.

Alto, Adige

 

Dopo aver rallentato, ci siamo anche concessi dei moderatamente costosi comfort come la mezza pensione in un maso che dominava la valle, perché ci sono periodi in cui hai bisogno di qualche comodità in più e di qualche sbatta in meno.

Autunno caldo

Tanti progetti, tante prenotazioni e infine nessun viaggio, né vacanza, né weekend. Il rientro al lavoro, Andrea che comincia ad esplorare il mondo, le notti insonni e tanto altro ci hanno messo in ginocchio. Mantova, Nizza, Istanbul, Andalusia tutti cancellati o non prenotati perché le nostre pile si sono esaurite.

Abbiamo imparato che per viaggiare ci vuole energia, non basta la voglia.

Natale

L’anno si appresta a finire, intenso e ricco come una bottiglia di barolo. Una settimana dai nonni a Palermo e poi qualche giorno in Trentino a far conoscere la neve ai nostri bimbi. A proposito, sarà la prima volta in cui faremo una vacanza con amici, tutti insieme appassionatamente in un B&B con cinque pesti scatenate.

Di solito viaggiamo da soli, vediamo cosa impareremo da questa nuova piccola avventura!



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