Apro un business in Australia

DavideDavide lavora in varie multinazionali, ma da sempre sente la voglia di partire, di cambiare vita. Nel 2011 decide di tagliare la testa al toro e si trasferisce in Australia con un working holiday visa. Quando parte è pronto per cominciare qualcosa di diverso, ma non ha nessun piano concreto, solo la certezza di cercare qualcosa che lo ispiri e lo stimoli. Davide gira l’Australia in lungo e in largo, fa vari lavori, fino a quando scopre il mondo dell’”organic food” e co-fonda una start up chiamata Botanical Cuisine a Melbourne. Chi di noi non ha sognato almeno una volta di fare la stessa cosa? Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare la sua storia.

Ciao Davide, ci racconti un po’ come è nata la tua voglia di cambiare?

Bella domanda… tu lo sai? Da una parte c’e’ sempre stato dentro di me Il desiderio di partire, viaggiare, fare esperienze in nuovi paesi. Prima dell’Australia infatti avevo fatto un anno a Barcellona, uno a Londra e una esperienza di alcuni mesi negli Stati Uniti.

La scintilla che ha fatto scattare il cambiamento riguardava la situazione lavorativa. Promesse di trasferimento all’estero non mantenute e altri comportamenti dell’azienda che non mi sono piaciuti per cui ho pensato: “Se non mi danno quello che mi avevano prospettato me lo vado a trovare da solo”. E cosi’… detto fatto.

Perchè proprio l’Australia?

Pur sapendo poco o niente del paese prima di partire, mi avevano sempre affascinato i racconti circa i suoi paesaggi, l’immensita’ del territorio e in parte perche’ era esattamente dalla parte opposta del mondo. Ai tempi erano pochi gli italiani che ci erano gia stati, ma quei pochi con cui avevo avuto l’occasione di parlare mi avevano tutti raccontato grandi cose dell’Australia.

Parliamo di cose pratiche. Cosa bisogna fare per trasferirsi dall’altra parte del mondo? Come ci si organizza?

Venire in Australia e’ abbastanza semplice il vero problema e’ trovare un visto per restarci. Ho fatto domanda on-line per un visto working-holiday e dopo solo poche ore mi e’ arrivata la conferma. Il visto consente di stare un anno nel paese ed e’ rivolto a tutti gli under 31 che vengono in Australia per lavorare e viaggiare.

Casa e lavoro si trovano sul posto, e’ molto (ma molto) improbabile riuscire a trovare queste due cose a distanza prima ancora di trasferirsi. Soprattutto negli ultimi anni la concorrenza e’ tanta, e praticamente nessuna azienda assume una persona dall’altra parte del mondo puramente sulla base del curriculum.Stesso discorso vale per la casa. E’ abbastanza facile trovare un posto in sharehouses, ma particolarmente complicato affittare una casa tramite agenzia. Un paio di settimane in un ostello vicino alla spiaggia, mille CV, qualche colloquio e finalmente ho trovato lavoro e una casa in condivisione con altre 2 persone.

Arrivi in Australia e come prima cosa fai un po’ il turista. Quali sono i luoghi che ti hanno colpito di più?

Atterro a Sydney nel “lontano” marzo 2011. Non ben sicuro di cosa volere fare da grande, rimango per qualche settimana e ogni giorno ne approfitto per conoscere un po di piu la città. Sydney ha delle spiagge bellissime: la piu nota e frequentata e’ ovviamente Bondi Beach, ma ce ne sono altre degne di nota come La Perouse, Maroubra, Cogee e Manly. Le spiagge, la loro bellezza e accessibilità’, a volte rendono questa città un paradiso, soprattutto d’estate: finire di lavorare alle 16.30 e in mezz'ora essere in spiaggia con tavola da surf o canna da pesca non è proprio malaccio, no?

la perouse  

Dopo un po di tempo a Sydney, tiro fuori una mappa dell Australia e… Darwin! Praticamente dalla parte opposta dell Australia, con clima e stile di vita decisamente diversi da Sydney. Piccola cittadina tropicale del Northern Territory, posto tranquillo e meta turistica durante la dry season che va da maggio ad ottobre Darwin è anche destinazione di molti backpackers in cerca di lavoro. L’attrazione principale della zona e’ il Kakadu National Park e le sue bellissime escursioni in mezzo alla wildlife australiana, dove il piatto forte ovviamente sono i coccodrilli.

Le spiagge invece sono croce e delizia del posto: panorami bellissimi, resi inagibili dalla fauna locale. Se in alcuni posti dell'Australia e’ bene informarsi prima di fare il bagno per scampare il pericolo squali, beh… qui bisogna aggiungere coccodrilli e meduse. E se avete in mente di fare quelli che “chissenefregadeidivieti”, vi consiglio di aprire un giornale locale prima di buttarvi in acqua: ci sono buone probabilità’ che troverete un articolo di qualche backpacker che se ne e’ fregato e ha avuto un incontro ravvicinato con un simpatico lucertolone locale.

Dopo due settimane a Darwin, ho pensato di fare un salto a Bali. D’atra parte quando ti capita di essere a 2 ore di volo da Bali?

Alla fine ti fermi a Melbourne. Che città è? Come si vive?

Personalmente la ritengo una citta fantastica, non per niente e’ stata eletta per 3 anni di fila “the most livable city in the world”. E’ accogliente e funzionale allo stesso tempo, molto curata e verdissima.. a volte sembra quasi che Melbourne sia una citta’ dentro una foresta o un grandissimo parco. E’ una citta molto vivace culturalmente e artisticamente, ricca di mostre, festival e concerti. Melbourne e’ anche il paradiso di foodies e coffee addict oltre ad avere un panorama super variegato di cucine internazionali e la piu alta concentrazione di cafe che abbia visto in vita mia. Unico neo di questa bellissima citta e’ la mancanza di spiaggie vicino al centro.

Downtown, Melbourne

 

Qualche lavoro dipendente e poi l’apertura di un’azienda tua. Raccontaci come è nato questo progetto.

Ho cominciato a lavorare nel marketing di un’azienda che produce cibo biologico, in particolare cioccolato la Loving Earth. Dopo poco tempo gli stimoli mancavano, ho conosciuto uno chef iraniano e con lui abbiamo avuto un’idea di business che abbiamo proposto al nostro capo. Lui non era interessato e allora un po’ di istinto ci siamo licenziati e abbiamo aperto Botanical Cuisine facendo un salto nel vuoto perchè è vero che conoscevamo il mercato e i prodotti, ma ci stavamo lanciando in un’avventura sconosciuta perdendo, tra le altre cose, non solo uno stipendio fisso, ma anche…il visto!

Il trend del cibo sano, biologico, a km zero è nel pieno boom. Cosa fa esattamente Botanical Cuisine?

Di base produciamo e commercializiamo prodotti alimentari di qualità che sono biologici, raw (crudi) e vegani. E’ un posizionamento unico nel mercato che si basa su ricette creative, gusti originali e ingredienti di qualità. Oltre a questo organizziamo corsi di formazione, cooking class, eventi etc.. tutto legato ai nostri capisaldi cibo+qualità. Se volete dare un’occhiata botanicalcuisine.com

Botanical Cuisine, Melbourne
 

Soddisfatto finora della tua esperienza Australiana?

Lavoro molto, ma mi piace ciò che faccio. Il paese, l’ambiente e la vita qui mi hanno accolto, conquistato e mi trovo molto bene.

Da quello che racconti un tuo rientro in patria non sembra imminente, ma non ti manca proprio nulla del Bel Paese?

Pane e affettati! Parlando invece di cose un po’ più profonde, sicuramente il calore umano e l’affetto delle persone. Gli australiani sono molto cordiali, socievoli e disponibili, ma è difficile stabilire solidi rapporti di amicizia. Qui in Australia si dice: “Friendly, but not friends”. Ovvio non si può generalizzare, però la differenza con il calore dell’Italia e degli italiani si nota.

Molti sognano di fare quello che hai fatto tu. Un consiglio e un avvertimento.

Parto con l’avvertimento. Molti arrivano credendo che l’Australia sia il vecchio west da conquistare, ma i posti sono gli stessi e c’è più immigrazione di qualche anno fa. Non è tutto oro quello che raccontano! E un consiglio. La vita costa molto, arrivate con un po’ di risparmi e rimboccatevi le maniche dal primo giorno. In bocca al lupo!



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