Vietnam Mon Amour

Isola di Cat Ba, Vietnam

 

Abbiamo viaggiato per il paese più discusso della seconda metà del 1900, attraverso risaie a terrazza, scogliere carsiche, città millenarie ricostruite a nuovo per i turisti e antichi porti di mare. 18 giorni di pura avventura e delizioso cibo in Vietnam.

Itinerario

4 Agosto – 21 Agosto 2016

Vietnam

 

Visto

Purtroppo in Vietnam c’è ancora il visto a pagamento e che pagamento, il consolato italiano ci ha chiesto 160€ e l’ambasciata non ha mai risposto a nessuna email o telefonata. Per fortuna esiste un altro modo semplice e sicuro che è il visa on arrival. Basta richiedere a questo sito – ce ne sono altri simili, ma questo è sicuro e veloce – di accreditarvi per il visto all’arrivo (costo del servizio da 19$ per un visto a scalare: es. 17$ a visto per due persone) e in pochi giorni vi invieranno la lettera di presentazione da stampare e portare con voi insieme a due fotografie e un form da compilare. Importantissimo: stampateli e portateli con voi altrimenti la compagnia aerea non vi farà partire.

Una volta atterrati all’aeroporto di Hanoi o Ho Chi Min, prima del controllo passaporti c’è una banco con scritto visa on arrival: presentatevi là con 25$ a testa e aspettate che vi forniscano il visto. Se avete fretta, appena scesi dall’aereo correte per passare davanti ai vostri compagni di bordo perché si crea sempre coda e rischiate di aspettare parecchio.

Trasporti

Volo: Milano Malpensa – Mosca – Hanoi con Aeroflot. Pagato 6 mesi prima 780€.

In Viet Nam, le strade sono abbastanza sgangherate e non ci sono vere autostrade, ma solo un paio di simil superstrade che collegano Hanoi con il mare e la montagna e gli autisti sono dei matti scatenati!

Autobus. Oltre ai classici autobus gran turismo – poco gran, molto turismo – per i trasferimenti lunghi ci sono gli sleeping bus, composti da 3 file di “letti a castello” un po’ piccoli per noi occidentali – io non riuscivo a stendere del tutto le gambe e non sono uno spilungone – però comunque comodi e con bagno a bordo per viaggiare senza ansie.

Treni. La “Reunification Express” la linea ferroviaria che si snoda da Hanoi a Ho Chi Min nonostante sia stata riscostruita dopo la guerra per ricollegare il paese viaggia ancora alla folle velocità di 50-60Km/h. Di conseguenza si tende a viaggiare solo con treni notturni con cuccette da 4 o 6 letti, con soluzioni di soft bed e hard bed – dove per soft bed si intende un letto, mentre hard è un materassino di plastica spesso cinque cm. Vi consigliamo vivamente i 4 posti letto soft.

Mini Bus. Usati principalmente per prendere i turisti in centro e portarli agli aeroporti o alle stazioni degli autobus non sono molto usati per gli spostamenti tra le città come invece accade in Cambogia.

Motorini. Potrete noleggiare motorini per le vostre escursioni in ogni città per la modica cifra di 4-5 dollari al giorno. Non serve la patente.

Xe Om (Moto Taxi). Sempre presenti ad ogni angolo della strada pronti a portarvi ovunque vogliate, contrattate fino alla morte perché loro partono spesso dal doppio della cifra reale. Se siete in 2 e non vi vogliono portare assieme optate per un taxi, è più conveniente.

Taxi. Sono super convenienti, ma state attenti, alcuni tassisti cercheranno di fregarvi. Chiedete di azionare il tassametro e sappiate che le tariffe sono tra i 15.000 – 20.000 dong al KM.

Alloggio

Di tutto e di più per tutte le tasche. Che vogliate un 4 stelle a 50 euro a notte o stare a casa della gente del posto – Homestay – per 8 euro a notte in Viet Nam troverete la soluzione che più si adatta alle vostre esigenze.
Per dover di cronaca noi abbiamo speso in media 15€ a notte per una camera doppia in guesthouse/homestay con aria condizionata, bagno privato e balcone.

Cibo

TOP! Dopo il Giappone la miglior cucina estera che abbia mai provato.
Molto meglio dei cugini thailandesi la cucina vietnamita offre una varietà di sapori talmente ampia che non mangerete quasi mai la stessa cosa due volte.
Se il pesce non sono capaci a cucinarlo, sulla carne vanno forte: oltre al classico trittico pollo, maiale e manzo c’è una grande presenza dell’anatra – soprattutto al nord – e del bufalo. C’è qualcuno che mangia anche il cane – noi no!
Noodles, zuppe, riso, involtini primavera, si alternano alle specialità di Huè, allo streed food di Hanoi e alle leccornie della capitale gastronomica Hoi An.
Ah dimenticavo, il caffè! Mamma mia che buono: caffè nero servito caldo o freddo, con latte condensato oppure fresco. Spettacolare!

Clima

Parole d’ordine in Agosto: umido & caldo anche se in verità il clima varia molto da zona a zona e da periodo a periodo.
Hanoi: la capitale vanta il clima peggiore con umidità 90% e 35-40 gradi, completa il tutto uno smog allucinante e un inquinamento acustico non da meno.
Cat Ba e Baia di Ha Long: caldo e umido come ad Hanoi senza lo smog e con la brezza marina che ogni tanto ti fa respirare.
Sa Pa: ad agosto a parte qualche tifone che sradica la montagna ogni tanto – come è successo la mattina della nostra partenza, poi rimandata – ci sono circa 20 gradi, clima ideale per il trekking.
Huè ed Hoi An. Questo è il periodo della stagione balneare e il termometro arriva a toccare i 43 gradi, ma l’umidità è bassa (40-50%) e c’è da proteggersi dal sole con molta crema solare.

Costi

1€ = 24-25 Dong
1$ = 22 Dong
I dollari sono ampiamente accettati, non come in Cambogia dove sono usati al posto della moneta nazionale, ma per escursioni, trasporti e hotel vi diranno il prezzo in dollari che potete pagare anche in dong.
Con 40€ al giorno si vive alla grande. Si dorme con poco e si mangia con meno – 2-3 euro nelle bancarelle di strada oppure 5-7 euro nei ristorantini. Le escursioni costano un po’, ma non sempre vale la pena farle. Molto spesso basta noleggiarsi uno scooter ed esplorare i dintorni in autonomio..

Mete Interessanti

Hanoi

Descriverla come la capitale più affascinante d’Asia – come la decanta qualcuno – mi sembra un po’ troppo, però il suo caotico centro storico è senza dubbio indimenticabile. Motorini che suonano clacson ogni secondo, biciclette, donne che vendono frutta con cesti di vimini in equilibrio appesi alle estremità di un bastone che portano a spalla. Le luci calde dei lampioni che illuminano le stradine piene di locali, edifici storici decadenti e bancarelle di street food. Il lago Hoàn Kiếm è il catalizzatore della popolazione della capitale: qui si riuniscono per correre, fare tai chi e ginnastica.

Hanoi, Vietnam

 

Cat Ba Island

Splendida isola situata nella baia di Lan Ha, proseguimento naturale della più famosa baia di Ha Long, regala un vero spaccato di Viet Nam ai pochi turisti che si avventureranno fin qua. L’isola offre svariate attrazioni, dal trekking nella giungla, al relax in spiaggia, fino alle imperdibili escursioni nella baia di Lan Ha e Ha long – 15$ per un escursione di un giorno in barca, con un'ora di Kayak, pranzo, nuotata e visita a Monkey Island. Da non perdere la spettacolare vista sulla baia di Lan Ha che si gode da Cannon Fort, un fortino situato sopra la collina della cittadina. Andateci al tramonto e a piedi, non fate i pigri!
Le spiagge dell’isola sono a 1km dalla città e ci chiamano Cat co 1, Cat co 2, Cat co 3. Da segnalare l’acqua piena di rifiuti, come purtroppo tutta la baia e in agosto masse di rumorosi turismi vietnamiti.

Isola di Cat Ba, Vietnam

 

Sa Pa

Wow che spettacolo! Città a 1.653 metri di altitudine a 6 ore di bus da Hanoi circondata da risaie a terrazza e boschi spettacolari è il punto di partenza di vari trekking di uno o due giorni. Non prendete un tour organizzato, ma fatevi portare in giro dalle donne delle tribù locali che vi accompagneranno fino al loro villaggio natale in mezzo alle risaie, pranzerete a casa loro e vivrete una giornata all’insegna dell’avventura e dell’autenticità.

Sa Pa, Vietnam

 

Perché farlo? Costa la metà – 35$ in due per un giorno – aiuterete direttamente la loro economia e quella del loro villaggio, sarete soli e non con un gruppo di persone. Le donne della tribù hmong di solito “assalgono” i pullman di turisti all’arrivo, così abbiamo conosciuto “Mama Zee”, la nostra guida!
Noleggiate uno scooter e lanciatevi alla scoperta di questo paradiso, percorrerete stradine dissestate che metteranno a dura prova la vostra guida, ma vi condurranno attraverso scenari mozzafiato. Vi consiglio una permanenza di almeno 3 notti.   

Sa Pa, Vietnam

 

Hue

L’antica capitale dell’impero vietnamita distrutta dalla guerra è carica di un’atmosfera di altri tempi che raramente ho trovato in Asia. Adagiata sull’incantevole fiume dei profumi vi offre uno scorcio del Viet Nam davvero incredibile.

Hue, Vietnam

 

Prendevi due giorni per esplorare la città e i suoi fantastici dintorni: il primo giorno dedicatelo alla cittadella, mentre il secondo noleggiate uno scooter, immergetevi nelle verdi colline che si snodato tra le rive del fiume e andate a visitare le tombe degli imperatori, la più bella secondo noi è quella di Minh Mang. Fate il biglietto cumulativo cittadella e tombe – sono 4 siti totali – vi conviene. Nel tardo pomeriggio sfrecciate verso la pagoda Thien Mu che grazie alla sua posizione sopraelevata sul fiume offre degli splendidi tramonti.

Hue, Vietnam

 

Hoi An

Capitale culinaria del Viet Nam, è un piccolo porto di fiume tra le risaie. Il fiume, insabbiandosi nel 1900, ha fatto sì che la città abbia conservato tutto il suo fascino intatto anziché trasformarsi in porto industriale come è successo invece a Da Nang. Città di sarti, commercianti cinese e giapponesi ha preservato inoltre tutti i suoi edifici storici grazie a un patto segreto che l’ha salvata dalla distruzione della guerra.
Passate un paio di giorni a gigioneggiare tra le vie della città, comprate una borsa di pelle, visitate i templi e gli edifici storici, mangiate a più non posso. Se volete rilassarvi prendere una bici o un motorino e andare sulla spiaggia di An Nang che si trova a 3km di distanza.

Hoi An, Vietnam

 

I Vietnamiti

Purtroppo sono l'aspetto che ci ha deluso di più del viaggio. Confusionari, maleducati e rumorosi sono solo tre di una lunga lista di aggettivi negativi che li contraddistingue. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma nella nostra esperienza gli unici gentili e disponibili sono stati quelli degli hotel e dei ristoranti solo perché eri un cliente. Per strada quando avevi bisogno di aiuto non ti ascoltavano proprio e sembrava quasi che dessi fastidio.

Conclusioni

Il Viet Nam – se avete notato bene l’ho sempre scritto staccato, non è un errore di battitura ma il vero nome del paese, come lo chiamano loro pronunciandolo con una pausa tra le due parole – ci è piaciuto, eccome. Paesaggi naturalistici bellissimi e atmosfere romantiche. Ci rimane un solo dubbio ricorrente soprattutto nei viaggi in Asia. È davvero sostenibile il loro stile di vita? Il Viet Nam nello specifico, è un paese che dopo essere stato logorato da una guerra di 30 anni, si è rialzato e forse corre troppo veloce –  come un bambino che ha appena imparato a camminare e rischia di inciampare ad ogni passo – verso un futuro non chiaro.

Questo comporta un popolo legato più al denaro che agli antichi valori patriottici di cui si faceva portavoce la rivoluzione comunista, una nazione che pur di attirare turismi sta ricostruendo da zero interi edifici storici di oltre 200 anni fa distrutti dalla guerra. Un seguire il capitalismo/consumismo in maniera sregolata, con corruzione dilagante e rischi non calcolati che stanno danneggiando il paese sul lungo periodo – banalmente a livello naturale, come Sa Pa stretta nella morsa dell’abuso edilizio, dove crollano le strade e le case quando c’è troppa pioggia, o la Baia di Ha Long che è pieni di rifiuti ovunque.
La domanda è forse retorica, noi ci teniamo il dubbio e lo trasformiamo in speranza, speranza che prima o poi anche loro capiscano che continuare così non è sostenibile, per nessuno.



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