Ecobnb – vacanze a impatto zero

Ecobnb

 

Mi sono imbattuto in Ecobnb quasi per caso. Scartabellando post e tweet sui social ho trovato questo nome che mi ha incuriosito e subito ho letto un po’ di cose. Un’idea semplice, italiana e attualissima. Un sacco di gente è sempre più attenta alla sostenibilità durante i propri viaggi e cerca soluzioni green anche quando si tratta di cosa mangiare e soprattutto dove dormire.
Quindi perché non creare un portale, anzi meglio dire una community, dove trovare facilmente alloggi environment-friendly gestite da persone che condividono questi valori? Questa domanda se la è fatta Simone Riccardi, fondatore di Ecobnb che qui ci racconta il suo progetto e i suoi sogni.

Simone RiccardiCiao Simone, innanzitutto grazie per aver accettato di fare questa intervista. 
Ci racconti chi sei e come è nata l’idea di Ecobnb?

Da tempo il mio lavoro principale era quello di sviluppare siti web, ma sono sempre stato interessato ai temi legati all’ambiente, al rispetto della natura e dell’uomo come sua parte. Un giorno avevo la necessità di spostarmi a Potenza per un convegno e dovevo cercare un appartamento. Mi sarebbe piaciuto dare i miei pochi soldi a chi la pensava come me, chi condivideva il mio impegno nelle cause ambientali, ma non ho trovato nulla sul web. Notando questo gap di offerta e forte della mia esperienza professionale – avevo sviluppato da poco il sito web dell’associazione B&B di Parma, dove avevo già inserito alcune caratteristiche di sostenibilità ambientale – ho avuto l’impulso ad iniziare questo percorso.

All’inizio era un lavoro a tempo perso, poi dopo un anno e mezzo abbiamo cercato finanziamenti e borse di studio necessarie per proseguire l’attività. Abbiamo vinto un bando Spinner e altri due della UE e di Trentino Sviluppo. Da circa due anni, facciamo sul serio e lavoriamo a tempo pieno giorno e notte!

Quali sono i punti di forza e i tratti distintivi di Ecobnb?

Nel panorama online ci sono due tipologie di offerte. Da una parte progetti tecnologici molto avanzati e ben fatti, ma con database di ospitalità green scarsi o ancor peggio con esempi di greenwashing. Dall’altra parte, ci sono piccole reti di strutture che si sono aggregate tra loro, con database buoni, ma introvabili e con una tecnologia arretrata.
Noi di Ecobnb mettiamo insieme le due cose: tecnologia avanzata e un’ampia scelta di alloggi sostenibili.

Ogni struttura presente su Ecobnb deve rispettare almeno 5 dei vostri 10 requisiti di sostenibilità ambientale. Qual è secondo te il più importante e quale quello più difficile da soddisfare.

Un requisito importante, significativo e anche molto oneroso è quello del risparmio energetico, della bio architettura. Per esempio noi parliamo di efficienza energetica quando una casa non spende piu di 60kw/h all’anno, paragonabile ad un edificio di classe B. Un caso virtuoso di bio architettura all’interno del nostro sito è un villaggio turistico in puglia con casette in affitto senza riscaldamento né raffrescamento che, grazie alla sua posizione e ai materiali di costruzione non necessità di energia per la termoregolazione. Questo è anche il requisito più difficile da soddisfare, perché è un investimento grosso da fare durante la costruzione della propria struttura recettiva.

Ecobnb, Sicilia
 

Glamping, chalet, case sugli alberi e tanto altro. Qual è la struttura più particolare/originale che avete nel vostro portale?

Ne abbiamo diverse. Faccio fatica a scegliere, ma una delle più originali è sicuramente il Rifugio Bellavista in provincia di Bolzano. Un progetto temporaneo, solo invernale dove si alloggia in un vero e proprio igloo di ghiaccio attrezzato come una stanza di hotel, ma riscaldato solo da pelli e coperte. Un’esperienza da provare assolutamente! 

Rifugio Bellavista, Bolzano
 

Spesso “green” fa rima con prezzi alti, da voi non per forza è così. Come è possibile coniugare rispetto per l’ambiente e costi?

I nostri prezzi sono quelli che trovi ovunque, noi abbiamo semplicemente segmentato il mercato e raggruppato le strutture. La verità è che se investi, per esempio nei pannelli fotovoltaici, poi spenderai di meno, quindi avrai costi uguali o inferiori a strutture non ecosostenibili. Il segreto è togliere costi investendo per poi proporre prezzi in linea con il mercato e a volte anche inferiori. Poi abbiamo soluzioni eco-creative come quella di una struttura in Trentino che da un contapassi ai suoi ospiti e fa sconti in base a quanti chilometri uno macina, oppure altre che offrono riduzioni se si arriva senza auto.

Quali sono gli strumenti di promozione che avete utilizzato per lanciare Ecobnb e come vi state muovendo attualmente per emergere nell’affollato panorama on line?

Durante i primi anni non abbiamo fatto marketing, ci interessava creare il prodotto. Dall’inizio abbiamo avuto la fortuna di avere una socia che ha un’agenzia stampa che ci aiuta a diffondere il nostro messaggio. Poi abbiamo fatto partnership strategiche con aziende in target e successivamente ci siamo dedicati al content marketing quindi alla creazione di un blog ricco di contenuti che generano traffico organico. Ad oggi abbiamo oltre 1600 articoli che ovviamente spingiamo sui nostri social. 

Aosta, B&B
 

Siete nati come una start up, vi state espandendo in Italia e parlate di Europa e oltre, qual è la vostra strategia e quali sono le potenzialità di questo progetto?

Il nostro obiettivo è riuscire a dare, a chi cerca ospitalità verde, questa possibilità. Non vogliamo limitarci ai confini nazionali, ma agire su una rete globale e decentralizzata come è normale fare sul web. Le prenotazioni online a livello mondiale valgono circa 340 miliardi e noi siamo lì dentro. Ci interessa molto il mercato americano dove il 62% dei viaggiatori dichiara di cercare un’ospitalità eco-friendly per i propri viaggi e addirittura il 90% sceglierebbe un hotel green rispetto ad uno normale a parità di prezzo. Lo stesso prezzo c’è e quindi le prospettive per espanderci in questo mercato sono buone.

Grazie Simone, adesso la prima cosa che farò sarà prenotare per il prossimo inverno l’igloo di ghiaccio!



4 pensieri su “Ecobnb – vacanze a impatto zero

  1. Caro Simone,

    condivido con tel il potenziale di questo progetto, mi puoi dare un idea del com x mq di una costruzione costruita con tutti i principi della bio-architettura ?

     

    grazie

  2. Ciao Francesco, ho appena finito di leggere questo post….reputo il tutto un’offerta davvero interessante ed attuale, mi aspetto però che vi siano degli incentivi per queste aziende sennò la propensione all’investimento mantenendo i prezzi invariati è nulla. Ritengo che il concetto di turismo eco-green sia da far rientrare in un concetto più ampio di turismo eco-sostenibile. Per dare valore aggiunto e fare in modo che esista la necessità di prenotare un hotel green bisogna che sia inteso come un’esperienza a tutto tondo. Bisogna che necessariamente l’hotel o la struttura in generale propongano qualcosa di eco-sostenibile che vada al di là del singolo pernottamento. Un ottimo esempio è il contapassi dell’hotel in trentino. Non bisogna dunque soffermarsi semplicemente sulla struttura. Spero vivamente che queste forme di turismo possano svilupparsi il più possibile, ma questo sarà possibile solamente cercando di mantenere i costi a livello o poco più delle offerte “normali”…

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