Baby Trekking – Da Civate alla Basilica di San Pietro al Monte

Civate

 

Dopo quasi tre lustri di vita milanese, una delle esigenze principali sviluppate dal mio corpo è quella di fuggire nel verde prima possibile e ad ogni occasione. Da quando è nata la Sofia poi, questo desiderio irrefrenabile di abbandonare smog, rumore e cemento si è ulteriormente rafforzato.

Così ci stiamo dando al trekking, o meglio, vista le difficoltà elementari e le brevi distanze, al baby trekking come lo chiamo io. In montagna si sta sempre bene, tra il verde rasserenante dei prati, il blu vivace di un cielo finalmente pulito, il silenzio e i pranzi succulenti dei rifugi o dei nostri picnic.

Quindi, sabato scorso siamo ritornati verso Lecco e questa volta ci siamo fermati a Civate, un ottimo punto di partenza da cui si inerpicano tanti sentieri di vari livelli e difficoltà all’ombra dei famosi Corni di Canzo.

Noi abbiamo fatto questo.

Da Civate alla Basilica di San Pietro al Monte

Durata: 1 ora circa
Dislivello: 280 metri
Altitudine massima: 639 metri
Difficoltà: Elementare, sentiero di pietre e gradoni molto ben curati
Periodo Consigliato: Tutto l’anno, considerata l’altitudine bassa meglio evitare i mesi più caldi

Una volta arrivati a Civate, seguite le indicazioni per la Basilica e raggiungete la località Pozzo. Non fermatevi nel grande parcheggio comune, ma continuate a seguire la strada che sale e le indicazioni del sentiero. Poche curve e arriverete all’imbocco del percorso segnalato dove potete lasciare la macchina in uno dei piccoli parcheggi gratuiti. Così facendo vi evitate almeno un quarto d’ora di scarpinata sulla strada asfaltata!

Dopo pochi passi dall’inizio del sentiero, al centro della frazione Pozzo, incontrate subito un crotto dove si mangia benissimo, perfetto per un pranzo post escursione o utilissimo per fare rifornimento prima di affrontare la salita.

Tutto il sentiero è lastricato con grandi pietre perfettamente curate e mantenute, le indicazioni sono chiare e a prova di imbranato e lungo il percorso ci sono numerosi cartelli informativi che raccontano la storia della basilica. Insomma, anche i meno dotati di senso dell’orientamento avranno vita facile.

Civate

 

L’inizio del percorso è leggermente in salita e molto piacevole. Dopo poche centinaia di metri il sentiero entra in un bosco ombreggiato che ripara dal sole e regala subito quiete e sollievo. La pendenza comincia a salire e sarà un crescendo continuo fino all’ultimo pezzo a gradoni che fa sbuffare e ansimare un po’.

La camminata dura un’oretta e, a onor del vero, a parte l’ultimo pezzo che comunque non è nulla di tecnico, è molto semplice e gradevole.

Una volta arrivati alla Basilica potrete proseguire per altri sentieri che salgono ulteriormente fino alla cima del Monte Cornizzolo, ma la tentazione di rimanere qui sarà fortissima. Quello che vi aspetta è uno splendido complesso romanico perfettamente conservato che comprende la Basilica di San Pietro, l’oratorio intitolato a San Benedetto e le rovine del vecchio monastero, il tutto preceduto da un grandissimo prato da cui si gode una vista spettacolare sul Lago di Annone.

Civate, Lombardia

 

Tanto sole, un po’ di relax e tutto intorno a voi le dolci Prealpi di Lecco ad avvolgervi.

Civate, Lombardia

 

Info Pratiche

Come ormai consuetudine noi abbiamo utilizzato uno zainone da trekking dove la Sofia si diverte a guardare il mondo e non disdegna qualche pisolino rigenerante. Lei ora ha 8 mesi, ma questo oggetto fantastico si può utilizzare dai 6 mesi in su e funge anche da seggiolone. Ce ne sono di mille tipi e mille prezzi.

Portatevi dell’acqua, ho visto un paio di fontanelle, ma non sono sicuro che sia potabile e magari non ideale per dei bimbi piccoli.

Una volta abbandonato l’inizio del sentiero non ci non rifugi, quindi niente cibo, bagni o posti dove cambiare il pupo. Niente di drammatico, ma organizzatevi di conseguenza.

Civate, Lombardia

 

Civate

 

 



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